Neoplasie tiroidee differenziate e indifferenziate
Il cancro alla tiroide è il tumore più comunemente diagnosticato nelle persone di età compresa tra 15 e 29 anni e nel sesso femminile è il secondo tumore fino ai 50 anni. Negli ultimi anni, inoltre, vi è stato un notevole aumento anche dei pazienti over 60 anni con malattia avanzata.I carcinomi della tiroide si suddividono in base all’istotipo, ovvero al tipo di cellule da cui hanno origine, e all’architettura di crescita del tumore:
- carcinoma papillare (75% dei tumori tiroidei): ha origine dalle cellule follicolari, il picco di incidenza è tra la quarta e la quinta decade di vita ed è più frequente nel sesso femminile. Può dare metastasi ai linfonodi del collo e il tasso di sopravvivenza a 10 anni è di oltre il 95%;
- carcinoma follicolare (15% dei tumori tiroidei): ha origine dalle cellule follicolari, l’età media di presentazione è intorno ai 60 anni. Predilige la diffusione attraverso il sangue, con possibili metastasi a ossa, polmoni, fegato e altre sedi. La sopravvivenza a 10 anni è del 98% per i tumori minimamente invasivi (che invadono pochi vasi intorno alla capsula), scende invece all'80% nei carcinomi invasivi;
- carcinoma scarsamente differenziato e anaplastico (< 3% dei tumori tiroidei): le cellule tumorali perdono la differenziazione e non sono piĂą simili al tessuto di origine. Sono tumori generalmente molto aggressivi;
- carcinoma midollare (7% dei tumori tiroidei): origina dalle cellule parafollicolari o cellule C, responsabili della produzione di calcitonina. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori sporadici che insorgono tra la quinta e la sesta decade di vita. Più raramente è familiare e si verifica nel contesto di sindromi genetiche, colpendo tipicamente i soggetti giovani.La terapia dei tumori tiroidei nella maggior parte dei casi è chirurgica. Può essere proposto un intervento di loboistmectomia tiroidea (asportazione di un lobo e dell’istmo) o di tiroidectomia totale (asportazione dell’intera ghiandola). La dissezione dei linfonodi del collo può essere necessaria nei casi di tumori maligni con sospetta o documentata diffusione linfonodale.
Carcinomi paratiroidei
Carcinomi surrenalici
Il tumore del surrene è una neoplasia rara che interessa, per l’appunto, i surreni, due piccole ghiandole poste sopra i reni.
Tumori secernenti del surrene
Nei casi in cui si verifichi un aumento della produzione di catecolamine a livello della midollare del surrene, si parla di feocromocitoma, e la sintomatologia sarĂ caratterizzata da:
- ipertensione parossistica (episodica);
- tachicardia;
- sudorazione eccessiva;
- forte mal di testa;
- vampate di calore;
- aumento della pressione arteriosa;
- riduzione dei livelli di potassio nel sangue;
- aumento dei livelli di sodio nel sangue;
- diminuzione dei livelli nel sangue di renina, un ormone prodotto dai reni;
- aumento di peso;
- ritenzione idrica;
- facies lunare (viso arrotondato e arrossato);
- gibbo di bufalo (accumulo di adipe nella parte superiore della schiena);
- striature violacee sulla cute dell’addome;
- modificazioni del tono dell’umore;
- sintomi psicotici e depressione;
- maggiore suscettibilitĂ alle infezioni;
- ridotta intolleranza al glucosio;
- sviluppo di un diabete secondario;
Tumori non secernenti del surrene
I tumori surrenalici non secernenti sono spesso asintomatici: per questo motivo, spesso le diagnosi vengono effettuate tardi. In altri casi, invece, la sintomatologia presentata può essere aspecifica, correlata a patologie non oncologiche o può manifestarsi dolore addominale nei casi in cui il tumore raggiunga dimensioni notevoli, comprimendo le strutture adiacenti.Il trattamento chirurgico può essere laparotomico o robotico laparoscopico.La riuscita dell'intervento, cioè la probabilità di guarigione, è influenzata dalla stadiazione del tumore, cioè dalle dimensioni e dall'estensione del tumore stesso. In base all'istologia alla recidiva può essere proposto un trattamento radiante o un trattamento medico.In prima linea la chemioterapia prevede il Mitotane in associazione a altri chemitoerapici.In seconda linea si può usare un'associazione di Gemcitabina con Capecitabina .
- Paragangliomi, feocromocitomi (PPGL) sono tumori rari, presenti nello 0,1-0,6% dei pazienti ipertesi, e rappresentano il 5% degli incidentalomi surrenali
- Sindromi endocrine ereditarie da neoplasia endocrina multipla sono causate da mutazioni genetiche, pertanto tendono a essere familiari.Esistono vari tipi di sindromi da neoplasia endocrina multipla (MEN), tra cui MEN di tipo 1 (MEN 1), MEN di tipo 2A (MEN 2A), MEN di tipo 2B (MEN 2B) e MEN di tipo 4 (MEN 4).
I sintomi variano a seconda delle ghiandole colpite.Possono essere condotti test di screening genetico per confermare la diagnosi e identificare quali familiari presentano sindromi da neoplasia endocrina multipla.Non esistono cure, ma quando si manifestano, le alterazioni in ciascuna ghiandola vengono trattate chirurgicamente o con farmaci per controllare l’eccessiva produzione di ormoni. Il trattamento viene sempre condiviso all'interno del team multidisciplinare (endocrinologia, chirurgia ORl o chirurgia generale della Fondazione IRCCS Ca' Granda Policlinico Milano)